Il surf sostenibile

Il surf come disciplina sostenibile e immersiva nella bellezza della natura, ma anche come punto di partenza per interrogarsi su alternative eco friendly che possano migliorare l’impatto di questa disciplina sull’ambiente.
Scopriamo come, con la nostra testimonial di Allenati alla Vita, Valeria Patriarca.

Il surf fa sempre più adepti e si trasforma in uno degli sport più amati anche nel nostro Paese, dove sono molti gli sportivi che sempre più lo scelgono in particolare per il contesto naturalistico che gli appartiene. Eppure, in un’epoca in cui la natura non è solo cornice, ma parte integrante di nuovi progetti e visioni sostenibili, è giusto chiedersi quanto sia realmente sostenibile questa disciplina. Noi lo abbiamo fatto con la nostra Valeria Patriarca che da Green Lover e fedele alla filosofia Leave No Trace, ci ha raccontato come all’interno del mondo che si nutre di tale disciplina il tema sia piuttosto caldo.

“Ci interroghiamo soprattutto sull’utilizzo di materiali che possono essere nocivi per l’ambiente, come la paraffina, ma anche come alcuni materiali di cui sono composte le tavole che usiamo”, ci dice Valeria, aggiungendo: “noi surfisti possiamo mutare e migliorare le abitudini personali e del mondo sportivo a cui apparteniamo iniziando a usare alcuni accorgimenti come ad esempio non cambiare la tavola o la muta ogni anno e utilizzare creme solari e paraffine sostenibili, ovvero non prodotte con derivati del petrolio”.

Anche le stesse tavole da surf possono costituire un problema per l’ambiente, in quanto il procedimento attraverso il quale avviene la loro creazione ha poco di sostenibile, partendo esclusivamente dal petrolio. “Ma sono sempre di più le aziende che fanno ricerca in questo senso anche in collaborazione con enti scientifici e Università”, ci spiega Valeria, e infatti stanno nascendo nuovi progetti come quello che vede proprio nel mare la soluzione, tipo le alghe che vengono impiegate quale materiali eco-friendly per la costruzione delle tavole. Poi, possiamo fare molto e di più anche in termini di spostamenti: “per fare surf bisogna necessariamente utilizzare la macchina, ma anche in questo caso possiamo ridurre il nostro impatto sull’ambiente. Come? Mettendoci d’accordo e andando insieme, così da utilizzare meno automobili e di conseguenza producendo meno emissioni”.
Insomma, ormai sappiamo che il singolo individuo non basta più, ma è la somma di tanti piccoli gesti a fare la differenza, e nel surf è molto diffusa la consapevolezza che uno stile di vita ecosostenibile, anche nelle azioni minori, possa essere la soluzione.

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