Vivere in maniera sostenibile: segui la regola delle cinque ERRE!

Per vivere in un mondo a misura di ambiente dobbiamo tutti essere protagonisti di un cambiamento. Ecco una guida pratica alla sostenibilità per ridurre, giorno dopo giorno ed erre dopo erre, il nostro impatto sul pianeta…

Anche se nessuno di noi ha la capacità né il potere di cambiare l’altro può comunque influire sull’esterno affinché un cambio di prospettiva e visione avvenga attraverso un percorso personale, può fare in modo, cioè, che il proprio comportamento provochi una reazione a catena sull’altro, che a sua volta può portare a un cambiamento globale di visione.

Come quello a cui stiamo assistendo in questi ultimi anni, in cui il tema della sostenibilità, della salvaguardia del pianeta e delle sue risorse riguarda direttamente il futuro stesso dell’umanità. Per questo, mai come oggi le scelte e le azioni di un singolo diventano fondamentali per la collettività. E se pensate che iniziare un cambio di pratiche sia difficile, sappiate che non tanto è difficile cambiare abitudini, quanto cambiare il modo di pensare e di vedere le cose. È questa la sfida più grande a cui siamo tutti chiamati. Quello che possiamo fare con questo articolo è fornirvi qualche piccolo strumento in più per far sì che il cambiamento inizi, giorno dopo giorno, a partire dalle nostre case e dalle nostre coscienze.

Ecco, allora, una guida pratica per ridurre il nostro impatto sul pianeta, che s’ispira alla regola delle cinque ERRE.

Partiamo dalla prima. Riflettere.
Se non lo facciamo e non prendiamo coscienza del notevole cambio di abitudini che dobbiamo attivare nel modo in cui viviamo e consumiamo, non possiamo passare alla seconda ERRE. La più importante.

Rifiutare. Ridurre in rifiuto, sia mentale che materiale, tutto quello di cui non abbiamo realmente bisogno o che da lì a breve andrà a trasformarsi in spazzatura. Rifiutiamo gli oggetti inutili, tutto ciò che non sia realizzato con materiali rispettosi dell’ambiente ed eliminiamo dalle nostre case tutto ciò che occupa solo spazio: dalle scrivanie ai cassetti della cucina, fino agli armadi, abbiamo tempo per fare un po’ di pulizia! A questo punto, siamo pronti per affrontare la terza ERRE.

Ridurre. Ridurre il volume della spazzatura che generiamo attraverso un consumo più cosciente, come fare la spesa usando buste ecologiche che riutilizziamo e scegliendo tra i nostri prodotti quelli che mostrano un’attenzione alla sostenibilità, a partire dalla filiera di produzione fino agli imballaggi o ai packaging. Riduciamo lo spreco delle risorse, risparmiando acqua ed energia, e risparmiamo combustibile riducendo le auto in circolazione e dedicandoci di più all’attività fisica. Ed è così che, camminando o in biciletta, siamo arrivati fino alla quarta ERRE.

Riutilizzare e/o riciclare. Sostituiamo gli oggetti monouso con la loro versione riutilizzabile, ma prima di comprare qualcosa di nuovo, riutilizziamo o ricicliamo tutto quello che abbiamo e che è ancora utile. Per esempio, i vasi monouso di vetro che conservano salse, polpe, confetture, etc, perfetti per conservare spezie, paste e pastine, oltre che le nostre preparazioni culinarie. Se abbiamo accumulato carta o cartoncini che hanno ancora spazio, tagliamoli e usiamoli per le nostre liste della spesa o per gli appunti casalinghi. Se in giro per casa ci sono bambini, ricicliamo i vestitini tra fratellini, cuginetti, compagni di scuola, ma anche gli accessori per la loro crescita, i giochi, e cerchiamo di comprare anche in questo caso prodotti sostenibili che siano in grado di salvaguardare la salute stessa del vostro bambino, oltre che quella del pianeta.

Siamo arrivati alla quinta ERRE. Reintegrare.
Reintegriamo nella natura i rifiuti organici che rappresentano un’alta percentuale dei rifiuti domestici totali che produciamo.

Per farlo ci sono diversi modi:

  • Compostaggio domestico, da utilizzare nel giardino, nel terrazzo, nell’orto, ma anche dentro una casa o un appartamento con poco spazio.
  • Compostaggio comunitario, cioè gestito da un gruppo di condomini che vivono in uno stesso edificio o complesso di edifici, o da chi ha orti nelle vicinanze. È una buona occasione per chi non ha modo di poter creare il proprio compost.
  • Compostaggio industriale, quello che avviene attraverso la raccolta differenziata.

Se siete arrivati a leggere l’articolo fino a questo punto, allora dovete essere REALMENTE interessati a compiere i primi passi verso un mondo a misura di natura e di ambiente! Per questo, è arrivato il momento della sesta e ultima erre, la più personale, ma anche la più fondamentale per la collettività, quella che fa capo alla responsabilità di ognuno.

Ricordiamoci che tutto questo, cosa rifiutiamo, cosa compriamo, come riduciamo e quanto ricicliamo, non è solo volto a ridurre gli sprechi della nostra casa, ma è soprattutto la maniera attraverso la quale abbiamo l’opportunità di prenderci cura gli uni degli altri.

Perché se è vero che uno solo di noi non può cambiare il mondo, molti dei grandi cambiamenti, che ha vissuto e continua a vivere la nostra storia, sono stati inizialmente prodotti proprio da un singolo.