Respirare. Guardare. Provare. Ascoltare. Gustare: tutti i sensi sono coinvolti nell’andare in bicicletta immersi nella natura, per questo il cicloturismo sta rivivendo un momento d’oro anche nel nostro Paese, che di natura e meravigliosi paesaggi non ha nulla da invidiare al resto d’Europa.

La pratica del viaggiare in bicicletta, così in voga soprattutto nei paesi nordici, si lega moltissimo anche alla filosofia sostenibile del “Leave no Trace”, oltre che a tutte quelle che hanno benessere fisico e psichico tra i propri obiettivi. Rappresenta la riscoperta di sé stessi, del proprio corpo, dei propri ritmi, del proprio star bene, appunto, ma anche la scoperta di luoghi fuori dalle grandi strade di comunicazione, la conoscenza della loro storia e il godimento dei loro paesaggi. Viaggiare in bicicletta vuol dire viaggiare a emissioni zero: non si producono infatti inquinamento e gas di scarico che sono alla base della crisi climatica; ma significa anche viaggiare slow and deep, vale a dire lentamente e profondamente per conoscere, godere e osservare realmente ciò che ci circonda. Da questo punto di vista, l’Italia è il Paese che può vantare una grande tradizione e che possiede una delle più importanti risorse per realizzare questo affascinante viaggio: la Ciclovia dell’Appennino.

Tremilacento chilometri, quattordici regioni dalla Liguria alla Sicilia, più di trecento comuni attraversati, ventisei tra parchi e aree protette.

Questi i numeri della più grande Ciclovia del nostro Paese, un percorso che unisce l’Italia mettendo in rete un patrimonio sociale, culturale e naturale incomparabile. Un viaggio lungo la dorsale montana italiana che consente ai suoi fruitori d’immergersi completamente nella bellezza di paesaggi e ambienti unici al mondo. L’itinerario cicloturistico vuole infatti valorizzare le aree interne e i piccoli borghi italiani attraverso l’utilizzo di strade secondarie già esistenti o sottoutilizzate.

Un modo per promuovere lo sviluppo sostenibile dell’intero sistema territoriale attraversato, creando lavoro e occupazione per le attività già presenti lungo il percorso oltre che un’opportunità per l’insediamento di nuove imprese, anche giovanili.

Infine, la stessa manutenzione delle strade secondarie rappresenta un modo per preservare il territorio dai problemi di dissesto idrogeologico e difendere la sicurezza dei territori. Il brand Misura, da sempre attento al benessere delle persone, nel 2021 ha contribuito al grande viaggio in bici lungo gli Appennini realizzando in ognuna delle 44 tappe di cui si compone la Ciclovia altrettante colonnine di riparazione e ricarica delle bici elettriche, più alcune aree di sosta attrezzata. Un ulteriore sostegno per chi sceglie di immergersi nella natura e viaggiare a emissioni zero, godendo di aria pura e viste mozzafiato, conoscere borghi e piccole frazioni e vivere esperienze uniche.