Scelte oculate in fatto di piante selezionate, rispetto della natura preesistente e piccole azioni guidate da molto buon senso: ecco il manuale per avere un giardino all’insegna della sostenibilità!

Un giardino sostenibile è la prova più concreta che stiamo agendo per il bene e per il futuro del nostro pianeta, non si può infatti pensare di essere sostenibili senza considerare che i comportamenti virtuosi all’insegna del green debbano partire proprio dai nostri ambienti più cari. Ma cosa significa la sostenibilità per un giardino? Sicuramente, significa coltivare e curare alcune piante specifiche e farlo con tecniche e procedure che abbiano come obiettivo il risparmio energetico e non solo. Vediamo allora qualche regola base per avere un giardino sostenibile.

Rispetto dell’ambiente e dell’orografia.

Innanzitutto, il nostro piccolo o grande spazio verde dovrà adeguarsi e adattarsi all’ambiente circostante e alla natura e alla vegetazione già presenti e non il contrario. L’idea, infatti, è plasmare il nostro giardino allo spazio e non viceversa, pertanto l’ideale, quando si realizza un giardino sostenibile, è rispettarne pienamente l’orografia: se abbiamo zone irregolari, approfittiamone per piantare piante rampicanti. Se abbiamo aree sopraelevate, proviamo a trasformarle in un giardino roccioso. Qui la creatività non nasce dalla nostra immaginazione ma dallo spazio stesso. E, se esistono zone d’ombre, conserviamole: avere zone del giardino dove non splende il sole non deve essere un problema, da un lato perché possiamo sempre scommettere su piante che necessitano di questo tipo di collocazione. Dall’altro, perché queste zone sono perfette per evitare l’evaporazione dell’acqua di irrigazione.

Il giardino sostenibile Il giardino sostenibile

Piante autoctone. La scelta di piante legate al luogo in cui il giardino vive e cresce è una delle regole più seguite in fatto di sostenibilità, questo perché tali piante si adattano meglio al clima del luogo e hanno bisogno di meno irrigazione. Per avere un giardino colorato tutto l’anno, dovremmo scegliere piante che sboccino in tempi diversi, cercando anche le specie native della regione/territorio in cui ci troviamo, che sono repellenti naturali di alcuni fino al 40%.

Utilizzare un efficiente sistema di irrigazione. Non basta scegliere piante autoctone per ottenere un buon risparmio energetico. L’acqua, ovvero uno degli elementi più preziosi e necessari sulla terra è, in larga misura, il protagonista assoluto di questo tipo di giardino. Creare un giardino all’insegna della sostenibilità, significa anche disporre di efficienti sistemi di irrigazione nella gestione dell’acqua. Alcuni che ci permettono di mantenere le nostre piante idratate senza sprecarla, oppure sistemi che permettano di riciclare l’acqua in più che utilizziamo per irrigare. E non solo: sarebbe più che auspicabile raccogliere l’acqua piovana e riutilizzarla per l’irrigazione.

Fertilizzanti naturali. Usare trattamenti naturali per le nostre piante significa ridurre la nostra impronta sul pianeta e in relazione al giardino sostenibile, è chiaro che ridurre al minimo l’uso di sostanze chimiche sia la regola da seguire. Incrementiamo, quando possibile, insetticidi o fungicidi ecologici: ce ne sono ormai molti in commercio, alcuni realizzati con elementi naturali, che sono ammessi anche nella coltivazione dell’orto biologico perché non sono dannosi. Infine, non è un giardino sostenibile quel giardino dove non si pratica il compostaggio: il compostaggio domestico è infatti un metodo infallibile per fertilizzare e nutrire le nostre piante; praticandolo, i rifiuti organici non verranno dispersi nell’ambiente e, al contrario, saranno utilizzati per una nobile causa, ovvero quella di nutrire le piante del nostro giardino. In questo modo non inquineremo l’ambiente e ricicleremo anche ciò che non ci sembra apparentemente utilizzabile.