Mangiare a colori significa innanzitutto mangiare con gli occhi: lasciamoci ispirare dalla natura per ricreare anche in cucina i colori dell’arcobaleno con frutta e verdura. A beneficiarne, sicuramente, non solo il gusto ma anche la nostra salute!
Ecco tutti i consigli della dott.ssa Valeria D’Alessandro.
Siamo già a marzo! È il momento della trepidante attesa del cambio dell’ora per poter godere appieno di molte ore di luce. Immaginiamo già i nostri terrazzi pieni di fiori colorati ma dobbiamo avere ancora un po’ di pazienza con il calendario, e allora, portiamo l’arcobaleno nel piatto!
Ricordiamoci che mangiamo con gli occhi oltre che con la bocca, per cui il colore ci può guidarci nella scelta di cibi sani e appetitosi. Entriamo in cucina immaginando di essere dei nuovi Matisse e giochiamo con la tavolozza dei colori: rosso licopene, verde clorofilla, viola antociano, giallo beta carotene e bianco glucosinolati!
Come fossimo dei pittori coloriamo i piatti e facciamo il pieno di vitamine, sali minerali e antiossidanti. Il colore dei cibi vegetali è conferito dai flavonoidi, gruppo di polifenoli che hanno numerose proprietà benefiche per la salute. I risultati di molti studi clinici dimostrano che l’assunzione giornaliera di flavoinoidi è utile nella prevenzione del diabete mellito tipo 2 e altre malattie cronico-degenerative. L’effetto antiinfiammatorio dei flavonoidi, in vitro o nei modelli cellulari, è determinato dall’inibizione della sintesi e dell’attività di differenti mediatori pro- infiammatori, quali gli eicosanoidi, le citochine, le molecole di adesione e la proteina C reattiva. Gli studi clinici si riferiscono a eventi misurati in vitro mentre nell’uomo l’effetto si esplica sia direttamente, per azione della singola sostanza chimica, che come effetto causato dall’interazione di più sostanze introdotte con la dieta.
Questo dato concorda con il dato che una dieta Mediterranea, con orientamento vegetariano e quindi con un consumo maggiore di verdure, frutta e legumi è inversamente associata ai livelli di markers infiammatori plasmatici.
Dobbiamo fare uno sforzo e trasmettere ai giovani il messaggio di consumare verdura e frutta perché anche negli adolescenti una dieta ricca in frutta e verdura, quindi ricca in antiossidanti, folati e flavonoidi è associata a bassi livelli di fattori infiammatori.
Immaginiamo il piatto diviso in spicchi e proviamo a comporlo con verdure di stagione, preferibilmente di filiera corta e controllata:
- una porzione di cavolfiore, ricco di antocianine
- una porzione di zucca, ricca di beta-carotene
- un’insalata mista “5 colori”, con una manciata di frutta secca.
Siamo già a metà dell’opera!
Una porzione dei nostri ottimi cereali integrali e una fonte di proteine animali o vegetali, conditi con olio extravergine di oliva, ed ecco che il nostro quadro è pronto!
Ricordiamoci sempre dell’acqua senza la quale le cellule lavorano in condizioni di stress.
Per chi vive a “secco” e non riesce a introdurre molti liquidi, un trucco è ricorrere a un estratto di frutta e verdura diluendolo con acqua o una centrifuga; avremo ottenuto così un’ottima bevanda ricca di sali minerali, vitamine e antioassidanti che ci aiuterà per affrontare al meglio la nostra giornata!
Comunque il messaggio è chiaro e univoco: consumare frutta e verdura colorata fa bene alla salute di qualunque età!