Dalla culla al lettino

Ecco i nostri consigli per aiutare il bambino a spostarsi dalla culla al lettino: un passaggio frutto di consapevolezza da parte dei genitori, autonomia nel bambino e una pazienza infinita che vi ripagherà!
Prima o poi va affrontato. È come il tema del passaggio dal pannolino alla mutandina, ma questo molto più coinvolgente a livello emotivo, anche per i genitori. Parliamo del momento in cui i nostri cuccioli iniziano a diventare grandi tanto da dormire nel proprio lettino, e tanto per essere chiari, difficile parlare di un’età precisa e di consigli assolutamente validi da seguire perché, come sappiamo bene, ogni bambino è un universo a sé. Sicuramente, è molto importante sapere che questo passaggio non è un cambio senza importanza per tutti i bambini, in quanto le culle sono concepite per offrire al bebè la protezione che aveva nel feto materno e per un neonato è fondamentale che lo spazio che abita sia ridotto.
Per questo, ad esempio, nei suoi primi mesi di vita è raccomandabile avvolgere il bambino con un lenzuolo o una coperta, lasciandogli comunque la possibilità di muoversi liberamente, affinché possa sentirsi protetto e nella stessa condizione che aveva nel ventre della mamma. Normalmente, per avviare questo passaggio dalla culla al lettino il bimbo dovrebbe avere tra i 24 e i 36 mesi, anche se, come detto prima, non c’è un’età migliore rispetto a un’altra e tutto dipenderà dal piccolo e dalla sua capacità di adattamento al cambio, ma anche dalla nostra capacità di osservazione e presa di coscienza che sia giunto il momento giusto.
Ma partiamo dal principio. Potrebbe essere utile iniziare mettendo nella culla del bebè dei cuscini o delle coperte ai quattro lati, così che possa sentirsi sicuro e protetto. Questi cuscini/coperte possono restare nella culla fin quando il bebè non ne abbia più bisogno ma anche restare al loro posto se ci rendiamo conto che aiutano il piccolo nel momento del riposo. A partire dal primo anno e mezzo già possiamo pensare di togliere uno dei laterali della culla e abbassare la base il più possibile a terra. Inoltre, possiamo comprare una piccola barriera che servirà a proteggere il bambino lasciandogli allo stesso tempo la libertà di muoversi, scendere dal lettino e risalire in maniera autonoma.
Da questo momento il bambino avrà più libertà e sarà pronto ad accogliere meglio il cambio del lettino. Un cambio che comunque lo allontanerà dall’unico luogo che conosce da sempre, per questo bisognerà insegnare al bambino a dormire bene nel suo nuovo lettino e fargli capire che è un posto solo “suo”, dove potrà continuare a godere dell’intimità che aveva nella culla e quindi a non sentirsi perso nell’immensità di un lettino, sicuramente meno accogliente. È importante accompagnare questi nuovi momenti in un luogo nuovo, come una cameretta, da gesti che diventino quasi dei rituali, come la lettura di una favola, l’ascolto di una canzone o semplicemente coccole e dolce intimità. Col tempo il bambino imparerà ad addormentarsi da solo, abitudine fondamentale affinché possa attingere dalle sue capacità senza aspettare l’aiuto dall’esterno. Accadrà spesso che il bambino si alzi durante la notte per farvi visita nel lettone, ed è qui che entra in gioco la determinazione dei genitori.
Il consiglio di tutti i pediatri/educatori è quello di riportarlo nel suo lettino, senza sgridarlo e senza farvi addolcire dai suoi occhioni luccicanti: cercate di fargli compagnia e di concedergli una ricompensa ogni mattina che si sveglierà nel proprio lettino. Sicuramente, un buon compromesso per i bambini più grandicelli è quello di assicurare loro un posto nel lettone almeno un giorno alla settimana, come la domenica mattina.