Negli ultimi decenni il legno si è imposto sempre più quale materiale naturale simbolo di sostenibilità, da utilizzare in moltissimi settori che vanno dall’edilizia all’arredamento, ma mentre scommettiamo su di lui come il grande materiale da costruzione del futuro, ci chiediamo: è possibile continuare a utilizzarlo, e fino a che punto è davvero sostenibile?

Dubbi e preoccupazioni condivisibili, dato che la sua fonte sono gli alberi che crescono nelle foreste, pertanto il suo uso è associato alla deforestazione, che non solo distrugge ecosistemi e habitat, ma innesca anche i tanto temuti cambiamenti climatici. Secondo un rapporto 2019 dell’Intergovernmental panel on climate change (Ipcc), riportato dal WWF (World Wide Fund for Nature), si stima che la quantità di legno estratto nel mondo triplicherà entro il 2050. Nel caso dell’edilizia civile, sappiamo che ogni caratteristica e ogni decisione che influisce su un progetto influisce anche sul contesto in cui questo progetto s’inserisce; per questo, e per una vera sostenibilità a lungo termine, è vitale capire come il nostro espansionismo costruttivo possa avere il minimo impatto sull’ambiente.

In questo senso, il legno è sicuramente un materiale ideale. Innanzitutto, è rinnovabile, ciò significa che a differenza delle risorse non rinnovabili come petrolio, carbone, pietre, etc., la foresta può continuare a crescere normalmente anche se alcuni alberi vengono tagliati. Se il prelievo viene gestito in maniera adeguata, gli alberi tagliati verranno automaticamente sostituiti permettendo così al bosco di mantenersi in vita. Questo significa che se ovunque venisse condotta una gestione forestale sostenibile e gli alberi venissero piantati frequentemente, si potrebbe avere legno a disposizione per noi e per le generazioni future. Non solo, una gestione attiva delle foreste ridurrebbe gli incendi boschivi e le emissioni di carbonio, ripristinerebbe i corsi d’acqua nelle aree interessate ed espanderebbe l’habitat della fauna selvatica.

Un’altra caratteristica positiva del legno è la sua bassa energia incorporata, dato che si riferisce alla somma dell’impatto di tutte le emissioni di gas serra attribuite a un materiale durante il suo ciclo di vita. A differenza dell’acciaio o del cemento, ad esempio, il legno richiede una quantità minima di lavorazione basata sull’energia, quindi, oltre a essere naturale, il legno è anche ecologico e i boschi in crescita svolgono un’azione di riduzione dell’anidride carbonica dell’atmosfera, contribuendo al contenimento dell’effetto serra.

Ma il legno è anche naturalmente isolante, quindi doppiamente sostenibile, e resistente, poliedrico, elegante: tutte caratteristiche che gli appartengono da sempre e che lo hanno reso uno dei materiali prediletti nelle architetture del passato e uno dei materiali edili più pregiati e sostenibili in assoluto. Non c’è da stupirsi, quindi, se costruire con il legno rappresenta ancora oggi una delle tendenze più contemporanee e apprezzate.