La giornata Mondiale della Terra 2023 è la seconda a essere celebrata all’interno del Decennio istituito dalle Nazioni Unite per il ripristino dell’ecosistema, ed è un invito a non dimenticare la responsabilità che abbiamo nei confronti dei doni che ci sono stati fatti.

“Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra matre terra, la quale ne sustenta et governa, et produce diversi fructi con coloriti flori et herba”.
Così scriveva nel 1224 San Francesco nel suo Cantico delle Creature.
Sono passati quasi 800 anni dalla nascita di quel testo che oltre ad aver segnato le origini della letteratura italiana, viene oggi considerato quale base “spirituale” di una nuova coscienza ecologista. Perché alla luce dell’emergenza climatica ed energetica che affligge il pianeta, il Cantico delle Creature esprime la sua forza più dirompente proprio nell’universale attualità della sua voce: un inno alla vita, un’ode alla natura, ma anche una richiesta di rispetto e gratitudine nei confronti di tutti gli elementi che fanno parte del creato. Un rispetto che oggi incombe su una coscienza che diventa sempre più globale, e che passa per gli accordi economici e politici a livello internazionale da un lato, e dall’altro per le azioni di chi, anche dal basso, intende costruire un presente e un futuro sostenibili ogni giorno.

Tra queste azioni, non può mancare quella della comunicazione e della trasmissione di una coscienza che diventi sempre più green. E d’altronde, è proprio con questa finalità che dal 1970, il 22 aprile, si celebra “La giornata Mondiale della Terra”. Un evento simbolico conosciuto come “Earth Day”, nato per creare e diffondere la giusta coscienza ecologica circa il futuro e la sopravvivenza del pianeta e delle sue risorse, e dare così impulso a uno sviluppo sostenibile. Si dovrà però attendere il 1990 perché questa giornata, divenuta negli anni un appuntamento internazionale, anche se le sue origini sono statunitensi, venisse celebrata ogni anno piuttosto che ogni dieci, come nel ventennio precedente. E fu nel 2000 che questo appuntamento seppe combinare, anche e soprattutto grazie all’avvento di Internet, lo spirito originale dei primi Earth Day con l’internazionalismo dell’evento del 1990, raggiungendo centinaia di milioni di
persone con un record di 183 paesi nel mondo.

Un appuntamento sostenibile che si nutre soprattutto del coinvolgimento di quante più coscienze possibile. Perché La Giornata Mondiale della Terra presuppone, ieri come oggi, un’assunzione di responsabilità da parte degli esseri umani al fine di promuovere l’armonia con la natura e di trovare un giusto equilibrio tra le istanze economiche, sociali e ambientali delle generazioni presenti e future.

È la stessa Terra a chiederci chiaramente di agire. È quindi importante ricordare che la Giornata della Terra 2023 è la seconda a essere celebrata all’interno del Decennio istituito dalle Nazioni Unite per il ripristino dell’ecosistema. La salute del nostro pianeta e dei suoi abitanti dipende direttamente dalla salute dei nostri ecosistemi: ripristinare quelli danneggiati aiuterà a ridurre spreco e povertà e a combattere il cambiamento climatico in vista di un futuro in cui saranno ancora i frutti della Madre Terra a sostentare le sue creature.